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Ecco l’assistente virtuale del sito www.avis.it

Basato sui più potenti protocolli d’intelligenza artificiale, questo sistema di chat istantanea offre

in tempo reale risposte utili per chi vuole diventare un donatore consapevole e informato

Fornire in tempo reale le risposte alle più comuni domande sulla donazione e sui criteri di selezione

e sospensione: è la funzione dell’assistente virtuale del sito avis.it.

Presentato ufficialmente nel corso dell’ultima Assemblea Generale, consiste in una chat istantanea

e automatica in grado di interagire con gli utenti per aiutarli nella comprensione delle caratteristiche

che bisogna possedere per ottenere l’idoneità alla donazione. Basato sui più potenti protocolli

d’intelligenza artificiale attualmente disponibili, offre in pochissimi secondi risposte a quesiti che

solitamente richiederebbero molto più tempo per essere chiariti.

La chat, infatti, automatizza i processi di ricerca delle informazioni basandosi su una lista di fonti

e contenuti accuratamente validati da un’equipe di AVIS Nazionale composta da consulenti medico-scientifici

ed esperti di comunicazione digitale. Attraverso questo lavoro di analisi e selezione, il gruppo di lavoro

ha voluto anche porre al centro dell’attenzione l’insostituibile ruolo del medico selezionatore:

per questo la chat ricorda sempre che solamente un colloquio e una visita approfondita possono stabilire

la reale idoneità alla donazione.

Posizionato in basso a destra in homepage e in alcune sezioni interne del nostro sito, rappresenta un passo

importante verso una comunicazione più efficiente e accessibile, a beneficio sia dei donatori abituali sia di

chi si avvicina per la prima volta al mondo della donazione

AVIS SETTIMO TORINESE ALLA 19^ STRASETTIMO

La 19^ StraSettimo dello scorso 25 maggio 2025 ha visto la prima partecipazione della Comunale AVIS di SETTIMO TORINESE

con un gruppo nutrito di avisine ed avisini, amici, simpatizzanti e famigliari. Tutti gli iscritti si sono dati appuntamento

in piazza Campidoglio davanti al banchetto AVIS, avuto in dotazione dall’Atletica Settimese che ci ha supportato in tutti i modi

ad iniziare dal presidente Paolo Gandolfo a cui va il nostro sentito ringraziamento. Al banchetto AVIS i convenuti sono stati accolti

da Clelia, Domenica ed il nostro Vicepresidente Gabriele Beato, motore di tutta l’organizzazione ed ideatore di questa esperienza,

che ricordiamo era basata su un aiuto, con parte rilevante del ricavato, alla FONDAZIONE MEDICINA A MISURA DI DONNA

(www.medicinamisuradidonna.it) per l’acquisto di lettini attrezzati per infanti che permetteranno ai neonati di stare a contatto

con le loro mamme durante la degenza ospedaliera.

Il gruppo AVIS con le loro magliette rosse e bianche ed i loro cappellini si sono fatti notare lungo il percorso dei 4 km fino

all’arrivo in piazza della Libertà dove sono stati premiati i più performanti di tutte le categorie ed i gruppi più numerosi.

Al nostro Vicepresidente è stata consegnata un coppa ricordo. Dopo la premiazione sulla gradinata del municipio una piccola parte

dei partecipanti è stata immortalata per l’occasione.

Una manifestazione riuscitissima a cui la comunale di Settimo Torinese intende rinnovare la partecipazione anche il prossimo anno

dove cercherà di raggiungere le 100 unità.

BANCA SELLA NUOVO PARTNER DI AVIS SETTIMO TORINESE

La AVIS Comunale di Settimo Torinese ha stretto una nuova collaborazione con la sede cittadina della BANCA SELLA che ci ha riservato un'offerta interessante

Ma la stessa filiale ha delle offerte interessante anche per tutti i nostri soci che vi mostriamo qui in calce

Proposta economica riservata agli Associati dell'Associazione volontari Italiani sangue sez. Settimo Torinese

Codice promozionale: SG_AVIS Settimo To

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CONTO SELLA START E PREMIUM - Per operare online con app Sella e Internet Banking

Con Banca Sella hai una soluzione per tutte le tue esigenze finanziarie, dalle più semplici alle più complesse.

Con il Conto Sella Start o Premium hai un conto corrente completo che a fronte del pagamento di un canone di tenuta del conto prevede un pacchetto di servizi inclusi nel canone stesso.

Il conto corrente di Banca Sella ti consente di effettuare pagamenti, gestire le tue carte, monitorare le tue spese e operare in autonomia tramite app Sella e Internet Banking. Grazie agli sportelli self puoi versare contanti e assegni 24 ore su 24 grazie ad una rete di succursali a tua disposizione. Con il Conto Sella Start/Premium hai tutti i vantaggi della multicanalità e la serenità di affidarti a una banca solida con un servizio di assistenza del Cliente di eccellenza.

Esclusivamente per il conto Sella Premium:

Polizza Protezione Digitale*: a titolo gratuito e con finalità di tutela ed aumento della sicurezza digitale offre per il primo intestatario del conto la possibilità di accedere al programma e alla piattaforma Digitale Sicuro che prevede i seguenti servizi: monitoraggio dati in internet e nel dark web per tenere sotto controllo il livello di rischio della propria identità online, assistenza clienti 24/7, disponibilità di software per la protezione dei dati personali durante l’utilizzo dei dispositivi fissi e mobili. La polizza prevede inoltre l’anticipo spese di prima necessità in caso di blocco della carta di credito per clonazione o operazioni sospette, assistenza psicologica in Italia a seguito di danno reputazionale, estesa anche ai per minori, supporto pulizia virus e malware, supporto in caso di guasto o malfunzionamento di apparecchi digitali, recupero e cancellazione dati informatici e interprete all’estero.

È possibile effettuare operazioni anche in succursale o telefonicamente con una maggiorazione sul costo delle operazioni.

PROMO UNDER 30 fino al 30 giugno 2025

Conto Sella Start mono-intestato a canone gratuito fino al compimento dei 30 anni. Dal giorno successivo al compimento dei 30 anni, verrà applicato il canone standard di € 4,50 al trimestre.

AZZERAMENTO COMMISSIONE DI APERTURA fino al 30 giugno 2025

Per i conti Sella Start e Premium è previsto l'azzeramento della commissione di € 35 per l'apertura del conto in succursale (allo sportello o dagli strumenti messi a disposizione della Clientela come l'internet point presso gli stessi locali). Per conoscere l’offerta degli altri prodotti a te riservata dalla presente convenzione contatta una succursale di Banca Sella (trova qui quella a te più prossima - https://www.sella.it/-/succursali-e-atm)Ricordiamo che la nostra offerta comprende un servizio di consulenza investimenti, protezione assicurativa e previdenziale nonché l'offerta di strumenti di pagamento evoluti per soddisfare a 360° ogni esigenza nell'ambito di una relazione multicanale.

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni leggere attentamente i fogli informativi disponibili presso le succursali di Banca Sella S.p.A. e sul sito www.sella.it*Prima della sottoscrizione leggere il set informativo disponibile presso le succursali Banca Sella S.p.A. e sul sito internet sella.it **Carta di credito rilasciata previa valutazione da parte di Banca Sella. Promozione rinnovabile con esplicito assenso della Banca. Per tutte le condizioni e per le coperture assicurative incluse, prima della sottoscrizione leggere attentamente i fogli informativi e il set informativo disponibili presso le succursali di Banca Sella e sul sito sella.it (set informativo coperture assicurative in viaggio e nel tempo libero e set informativo protezione smartphone).

 

 

 

 

QUANTE SACCHE DI SANGUE INTERO SERVONO DURANTE GLI INTERVENTI?

QUANTE SACCHE DI SANGUE INTERO SERVONO DURANTE GLI INTERVENTI?

2 SACCHE DI SANGUE INTERO PER INTERVENTI A BASSO RISCHIO

4 SACCHE DI SANGUE INTERO PER INTERVENTI DI CARDIOCHIRURGIA

4 SACCHE DI SANGUE INTERO PER TRAPIANTI DI RENE

5 SACCHE DI SANGUE INTERO PER TRAPIANTI DI CUORE O POLMONE + 7 SACCHE DI PLASMA + 7 SACCHE DI PIASTRINE

16 SACCHE DI SANGUE INTERO PER TRAPIANTI DI FEGATO + 37 SACCHE DI PLASMA

80 SACCHE DI SANGUE INTERO PER TRAPIANTI DI MIDOLLO OSSEO + PLASMA + PIASTRINE + IMMUNOGLOBULINE

 

RICORDALO SENZA DONATORI DI SANGUE NON CI SAREBBERO TRAPIANTI

INFORMAZIONI SUI GRUPPI SANGUIGNI, LO SAPEVI CHE?

TU LO SAPEVI CHE?

IL GRUPPO SANGUIGNO 0 (ZERO) Rh NEGATIVO E’ DETTO “DONATORE UNIVERSALE” ? E' DETTO COSI' PERCHE' PUO’ ESSERE DONATO A CHIUNQUE! QUESTO GRAZIE AL FATTO CHE QUESTO GRUPPO SANGUIGNO NON CONTIENE GLI ANTIGENI A, B E Rh E DI CONSEGUENZA NON PROVOCA REAZIONI DI COMPATIBILITA’ NEL RICEVENTE, OLTRE AD ESSERE IL GRUPPO SANGUIGNO PIU’ COMUNE.

E LO SAPEVI CHE?

IL GRUPPO SANGUIGNO AB Rh POSITIVO E’ DETTO INVECE “RICEVENTE UNIVERSALE” ? QUESTO GRAZIE AL FATTO CHE CHI HA QUESTO GRUPPO SANGUIGNO, PUO’ RICEVERE QUALSIASI TIPO DI SANGUE, PERCHE’ CONTIENE TUTTI GLI ANTIGENI A, B E Rh E IN CASO DI TRASFUSIONE IL RICEVENTE NON PUO' PATIRE REAZIONI DI COMPATIBILITA’.

INOLTRE SAPEVI CHE?

IL GRUPPO SANGUIGNO PIU’ RARO E’ QUELLO AB Rh NEGATIVO? ESSO E' PRESENTE SOLO NELLO 0,5% DELLA POPOLAZIONE, MENTRE IL TIPO 0 (ZERO) Rh POSITIVO E’ IL PIU’ DIFFUSO, ESSENDO PRESENTE NEL 39% DELLA POPOLAZIONE.

ECCO ADESSO LO SAI!

I giovani donano meno sangue, analizziamo i motivi per cui si è inceppata la staffetta generazionale.

Nelle nostre sale operatorie non sono rari gli interventi non urgenti rinviati per un numero insufficiente di sacche di sangue a disposizione. Mentre gli under 45 sono tornati a crescere (per la prima volta in 10 anni), i giovanissimi continuano a mancare all’appello. Storia di una rivoluzione che non può fermarsi

Non c’è niente come il sangue che ci faccia impressione, nel bene e nel male. È simbolo di vita e di morte, identificazione dell’esistenza che scorre nel corpo e della sua precarietà. «Gli ho dato il mio sangue», «mi ha fatto sputare sangue». «Perdo tempo come si perde sangue» sono frasi comuni nella dialettica giornaliera.

La storia delle donazioni, corre su un binario parallelo a quello della medicina, come poche altre evidenzia ideali e orrori, usi e costumi, coraggio e paure della nostra società, e come questa stia cambiando. Si è calcolato che oggi nel mondo ogni 2 secondi qualcuno ha bisogno di sangue. La domanda di questo liquido rosso che ci tiene vivi è in continua crescita e l’offerta fatica a tenere il passo. I 1.870 pazienti che vengono trasfusi ogni giorno in Italia in un anno hanno bisogno di ricevere un fiume di 600 mila litri di globuli rossi e 1.100 mila litri di plasma.

Circa il 30% di PLASMA dev'essere importato dall’estero perché la raccolta nazionale non è sufficiente. Nelle sale operatorie degli ospedali italiani, soprattutto nei periodi estivi, non sono diventati rari i casi in cui si devono rinviare interventi per un numero non sufficiente di sacche di sangue a disposizione. Per ora, fortunatamente, solo quelli non urgenti. Nel nostro Paese si è inceppato il ricambio generazionale, indispensabile per garantire la continuità della raccolta. 

I donatori, nella fascia di età tra i 18 e i 45 anni, dal 2011 al 2022, sono diminuiti da 1.094.436 unità a 844.286. Per fortuna i loro genitori, nonni e fratelli maggiori, dai 46 ai 65 anni, negli stessi anni sono aumentati da 623.134 a 787.716. Il bilancio è quindi rosso anche se nel 2023, per la prima volta in 10 anni, gli under 45 anni sono tornati ad aumentare di 7mila unità rispetto all’anno precedente.

La domanda di sangue è in ascesa. In Italia dalla metà degli anni 50 a oggi la domanda di sangue è triplicata. Per varie ragioni: l’età media della popolazione era circa la metà di quella di oggi e si è alzata a dismisura la soglia di età dei pazienti operati. Inoltre le nuove cure per le patologie di tipo onco-ematologiche, sia croniche che acute, richiedono una grande quantità di sangue e di plasma. Un altro capitolo rilevante della domanda sono i trapianti, che negli Anni 50 non si facevano: per uno di fegato la mediana è di sei sacche.

Nel nostro Paese a oggi l’obiettivo dell’autosufficienza in materia di plasmaderivati resta lontano. Tutto può servire per cercare di colmare questo vuoto. «Ho iniziato a donare alcuni anni fa dopo essermi fatto una domanda sul perché non dovevo farlo» racconta un donatore Avis divenuto donatore abituale «La risposta è stata semplice: “Perché no?”. Ogni volta che dono non so a chi servirà il mio sangue, ma so che servirà».

Le storie si intrecciano, e il destino ha gioco facile con i flussi di sangue. «Prima donavo a Pianezza, poi a Torino, ero ormai una donatrice più che “consolidata” quando nel 2017 mio padre si è ammalato e ha avuto bisogno di sangue» ricorda un'altra avisina «È accaduto proprio nei mesi estivi. Doveva fare trasfusioni tutti i giorni. È capitato che ha dovuto attendere anche una giornata intera in ospedale perché le sacche di sangue non c’erano e non arrivavano. In quel momento ho fatto appello a tutti: amici, familiari conoscenti perché donassero il sangue per mio padre. Questa esperienza ha rafforzato il mio “credo” verso la donazione. In questa circostanza ho toccato con mano le difficoltà di “approvvigionamento”».

Socialità e social. La zona d’ombra più fitta che preoccupa, soprattutto guardando al futuro, è quella dalla quale faticano a uscire giovani e giovanissimi. In una ricerca del 2023 commissionata da Avis al Laboratorio adolescenza, su un campione nazionale di giovani da 13 a 19 anni, alla domanda «pensi che quando avrai l’età per farlo (o se ce l’hai già) diventerai donatore di sangue?» solo il 13,6% risponde «certamente sì». Il 29,3% «non so, non ci ho ancora pensato» e il 21% «no, perché ho paura dell’ago/della vista del sangue».

«La nostra associazione è la più antica del mondo a radunare volontari che donano sangue, e riflette come uno specchio i cambiamenti della società. I motivi per cui ragazzi e giovani donano oggi meno sangue sono molti e complessi: intanto il loro numero si è ridotto, e poi diventano stabili e indipendenti in età molto più avanzata rispetto alle generazioni precedenti.

Nei decenni passati c’era più vita sociale: negli oratori, nei circoli e anche nelle case. Oggi le resistenze non sono tanto legate a una carenza di sensibilità, quanto a una mancanza di informazioni corrette, spesso non sono a conoscenza della realtà e hanno una percezione distorta del loro corpo. Cercano notizie solo sui social nei quali trovano conferme alle loro paure, e spesso i genitori non aiutano a rompere questi muri, spingendo i figli a verificare e confrontare le loro convinzioni; inoltre fanno una vita in parte distaccata dal presente, dalla socializzazione.

Chi ha fatto un tatuaggio dopo 4 mesi potrebbe andare a donare sangue, ma spesso dice che ha paura dell’ago. È un approccio alla realtà scostante, bipolare. Ci sono ricerche che mostrano come dai 13 ai 18 anni non abbiano alcuna idea dei pericoli che esistono nei rapporti sessuali a rischio, non sanno cosa sia l’Hiv, né l’epatite.

Il consumo di droghe e superalcolici, anche tra i giovanissimi, è in aumento e anche questo si scontra con la possibile idea di andare a fare donazioni. Bisogna raggiungerli nel loro mondo con tutti mezzi, c’è un grande lavoro di informazione da fare».

 

Al di là di questa inquietante scarsità di sangue giovane il nostro Paese non esce male dal confronto con gli altri. Anzi. «L’Italia è ancora un modello perché abbiamo una legge, unica al mondo, secondo la quale la donazione deve essere volontaria, gratuita, e avere una motivazione sociale. In altri Paesi, come per esempio in Germania, Austria e molti altri, quella del plasma da aferesi è a pagamento». Anche nel recente passato del Covid, sul fronte delle donazioni, si sono accese luci confortanti. «La cosa che ricordano i medici Avis di quei primi giorni tragici, è stata la quantità di sollecitazioni che abbiamo ricevuto dai nostri iscritti per avere il permesso di uscire per venire a donare sangue, di cui c’era un disperato bisogno. È stato grazie a loro che, in seguito all’accordo con il ministro della salute per autorizzare gli spostamenti in città dei donatori certificati, durante il lockdown abbiamo coniato il motto “Esco solo per donare”».