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Come si utilizza il sangue donato

Grazie al sangue, raccolto dai donatori, si possono salvare tantissime vite umane. Le cosiddette trasfusioni di sangue, infatti, sono previste in tantissimi interventi chirurgici e nella cura di moltissime malattie del sangue.

Il sangue può essere usato così come lo si è raccolto (sangue intero), oppure dopo averlo separato in alcune sue componenti. È, infatti, possibile utilizzare solo il plasma, solo i globuli rossi o solo le piastrine, in base ai casi che si presentano di volta in volta.

A differenza di un tempo, oggi, la trasfusione di sangue intero è molto rara, in quanto quella di una sola componente è molto più comoda ed efficace.

I controlli sul sangue donato

Il sangue estratto dal donatore, prima di poter essere usato a scopo terapeutico, deve essere analizzato accuratamente, per motivi di sicurezza. 

Solo una volta che ha superato tutti gli esami di laboratorio ed è risultato non contaminato da virus e altri agenti patogeni (virus dell'AIDS, dell'epatite C ecc), viene inserito nelle cosiddette emoteche. Un'emoteca è un armadio frigorifero, costruito appositamente per conservare le sacche di sangue.

Come si separano le varie componenti del sangue

La scomposizione del sangue, nelle sue componenti liquide e cellulari, avviene per mezzo di separatori appositi, che lavorano secondo il principio della centrifugazione. 
Addirittura, esiste la possibilità di prelevare, durante una donazione, soltanto una componente sanguigna, restituendo, al donatore, tutte le altre. Questa operazione, chiamata aferesi, si effettua nel seguente modo: si preleva il sangue, come fosse una normale donazione, ma, anziché conservarlo tutto in una sacca, lo si fa passare subito attraverso un separatore. Trattenuta e raccolta a parte la componente desiderata, ciò che rimane del sangue viene restituito al donatore.
La plasmaferesi è la separazione del plasma, ovvero la parte liquida del sangue, dalle componenti cellulari. La piastrinoaferesi è la separazione delle piastrine dal plasma e dalla restante componente cellulare. L'eritroaferesi è la separazione dei globuli rossi dal plasma e da ciò che rimane delle altre cellule.

N.B: esiste anche la leucoaferesi, che è la separazione dei globuli bianchi dal resto delle componenti sanguigne, ma è una pratica effettuata molto di rado.

Globuli rossi

La conservazione e l'uso dei soli globuli rossi serve per il trattamento di alcune forme di anemia, come l'anemia falciforme (o anemia a cellule falciformi), e in tutti quei casi in cui un individuo ha perso grandi quantità di sangue (per esempio, dopo un parto, un incidente stradale, un intervento chirurgico di trapianto d'organo ecc). 
I globuli rossi contengono ossigeno, pertanto la loro infusione serve a ristabilire parte della quota d'ossigeno persa.

Plasma sanguigno

Il plasma contiene tantissime proteine fondamentali (per esempio, l'albumina), mantiene costante il volume di sangue circolante e porta con sé degli elementi nutritivi, che alimentano i tessuti e le cellule dell'organismo.

Viene usato, molto spesso, dopo un parto o dopo un intervento chirurgico al cuore.
Per essere conservato, il plasma va congelato: in questo stato, può durare anche 12 mesi.

Piastrine

Le piastrine, grazie al loro potere coagulante, vengono somministrate quando un individuo soffre di emorragie, provocate da un danno del midollo osseo.

Il midollo osseo è un tessuto molle, che ha il compito di produrre tutte le cellule del sangue. 

L'infusione di piastrine è particolarmente adatta ai malati di leucemia.